Un gioco di equilibrio e armonia
La natura è “Arte attiva”, è creazione illimitata, e noi vi siamo immersi come “suoni” e “vibrazioni” di energia che si manifesta in materia-forma-colore. Così ogni essenza vitale creata, che sia roccia o albero, animale oppure uomo, pietra o terra, è parte di un tutt’uno che trova il suo equilibrio nell’insieme. In questo senso tutto è “vivo” poiché nasce, cresce e muore, esprimendosi con un proprio linguaggio.
L’idea di mettere i sassi in equilibrio mi è giunta alcuni anni fa, dopo avere visto in riva al fiume Ticino, un grande sasso posto sulla sua punta come un monolite rivolto verso il cielo. Da allora non ho più smesso di fare questo apparente gioco. Dico apparente perché non è un divertimento estetico o una sfida contro la legge di gravità, ma un “gioco dell’anima”. Nella mia esperienza trovare il perfetto equilibrio è una forma di meditazione, un dialogo sottile con la propria essenza interiore: l’anima.
Per fare ciò è necessario trovare prima l’equilibrio con se stessi, poiché i gesti devono essere sottili e misurati per cogliere l’istante, per entrare in sintonia con il “respiro che dorme nel sasso”, e riportarlo alla luce.
Qualcuno potrebbe obiettare che il sasso non ha vita e che è l’intervento umano a dargliene parvenza. Io penso invece che quando è posto in equilibrio rende udibile la sua “voce” in una gamma di “frequenze” più elevate e sottili, ed irradia, indipendentemente, la propria “energia silente” che, a sua volta, muove altri pensieri, altre possibili azioni della medesima Armonia.