Penso che l’arte sia la via più affascinante e potente per dare forma tangibile alle elevate emozioni del cuore. In questo senso è da considerarsi uno strumento eccelso per esprimere il respiro divino che abita in ogni essere, per portarne alla luce la vera essenza. Quando creo le mie opere provo ad abbandonarmi a questo “respiro”, alla luce che emana e che risale dalle radici come una linfa luminosa e sapiente, facendola entrare nei colori e nelle forme.

Un carissimo amico e grande pittore morto diversi anni fa, Gianni Colombo, in arte Gianko, il quale ebbe vicende umane incredibili a raccontarsi, e che amava in modo scintillante le persone a lui vicine,  come luminosi e divini erano i suoi colori,  quando ancor giovane non coglievo la forza di questo muto linguaggio dell’anima, mi insegnò a comprenderne l’essenza sottile, dicendomi che un’opera d’arte è tale quando osservandola provi una sensazione speciale che ti mette i brividi. Porto tutt’ora questo grande insegnamento dentro di me, permettendo alla mia anima di creare ciò che vede e sente.

Un tempo dipingevo e modellavo ciò che osservavo, guardando “fuori” da me, nella realtà esteriore. Oggi il mio sguardo è rivolto verso l’interno, e ciò che vedo, osservando con l’Occhio dell’anima, è quell’insondabile ed infinito “paesaggio interiore” che vibra e risuona altamente alle radici del mio “essere”.

Le immagini e le visioni che si presentano a questa “sonda” che si immerge nelle profondità dell’anima, non hanno una consistenza materiale, ma sono più limpide e sottili, come semplici cristalli d’acqua chiara che evaporano e fluiscono in uno “spazio senza spazio”, in un “tempo senza tempo”, e scintillano dentro come fiamme azzurre, “pensieri alti” che illuminano la vista e la mente con la loro forza creatrice.

Tali “pensieri” vibrano e si innalzano come vortici solari, assumendo forme incredibili ed impensate, manifestandosi con immagini, parole, suoni, colori, ma anche sorrisi, abbracci, emozioni, che irradiano luce e armonia. Anche dei semplici sassi, posti in equilibrio su se stessi, emanano un “respiro superiore”, un “Pensiero Creatore” che li anima rendendoli “vivi e parlanti”.